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Genova Smart Week: TRANSFORMation Dialogue, Day 1 Report

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Il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale ha ospitato il fitto programma della prima giornata del TRANSFORMation Dialogue, un “Incontro Politico di Alto Livello” incentrato sul tema Smart Cities che costituisce il fulcro centrale della Genova Smart Week (vedi il precedente post per la presentazione della manifestazione). L’incontro, moderato da Roberto Pagani (professore del Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino) e da Paolo Pissarello (vicepresidente esecutivo dell’Associazione Genova Smart City), si è aperto con l’introduzione del Sindaco di Genova, Marco Doria, che ha brevemente ripercorso il passato industriale della città, sottolineando come le competenze tecnologiche che ne discendono possono e devono essere sfruttate come stimolo verso uno sviluppo smart, e di Hans Gabany,  del Ministero Sviluppo Urbano e Ambiente della Città di Amburgo. Il contributo di Alvise Castellati, direttore residente del Teatro Carlo Felice ha sottolineato la necessaria sinergia tra tecnologia e cultura, aprendo idealmente il campo per l’intervento successivo di Jürgen Oßenbrügge dell’Istituto di Geografia  dell’Università di Amburgo, che ha declinato il concetto di smart energy city secondo i principi di concetto olistico, integrazione e mainstreaming (il processo attraverso il quale le innovazioni sperimentate in un ambito circoscritto – sociale, economico ed istituzionale – vengono trasposte a livello di sistema). Dopo l’illustrazione delle attività dell’Osservatorio ANCI Smart Cities è stato il turno delle apprezzate presentazioni di Ger Baron, Direttore Tecnico della città di Amsterdam, che ha illustrato le dinamiche di trasformazione della città “tradizionale” in una moderna  Smart City, portando il case study di Amsterdam, e di Marco Castagna, presidente AMIU, il quale si è dedicato alla spiegazione del concetto di economia circolare e del forum permanente Liguriacircular : come improntare il ciclo vitale di un qualsiasi oggetto alla massima possibile efficienza  tramite il riciclo ed il riutilizzo. Secondo le parole di Castagna “non esistono rifiuti, ma esclusivamente l’incapacità di riutilizzare il materiale di scarto per la produzione di nuova energia”, processo che oltre al recupero delle risorse porterebbe ad una ricaduta positiva sull’occupazione.

A chiudere la mattinata, Simona Costa, rappresentante per la Liguria a Bruxelles ha presentato l’European Innovation Partnership dedicato al tema Smart City (un framework europeo flessibile che permette a tutti gli stakeholders di sviluppare soluzioni innovative e replicabili, compie un’azione di networking tra le città coinvolte e contribuisce a creare un mercato per l’innovazione), Julije Domac (presidente Fedarene) ha illustrato in maniera molto efficace cosa rende “smart” una città od una regione ( una piramide con ai vertici finanza, legislazione e know-how, adeguatamente supportati da una vision ispirata, da spirito di inziativa e dal duro lavoro) e Cristina Battaglia (Regione Liguria) ha esposto il ruolo delle Regioni nello sviluppo delle smart cities.

La ripresa dei lavori nel pomeriggio è stata dedicata al punto di vista dei più giovani: con la coordinazione della professoressa Antida Gazzola della facoltà di Architettura di Genova, gli alunni delle scuole genovesi hanno potuto dire la loro sulla città del futuro. Una menzione particolare merita il lavoro svolto dai ragazzi del Liceo Linguistico Deledda, che hanno realizzato un vero e proprio concept urbanistico completo per accompagnare il loro progetto di centro di aggregazione sociale. A seguire, il momento workshop dell’evento: i partecipanti sono stati invitati a formare dei gruppi di lavoro a seconda delle proprie competenze, con l’obiettivo di rielaborare le linee guida del Progetto Transform e costituire così la base di partenza per i lavori del Forum Politico, destinati a creare, dopo un percorso di discussione e rielaborazione di un anno, il prologo della Transformation Agenda.

La giornata è proseguita con i contributi di Vicente Guallart, Architetto Capo di Barcellona, che ha illustrato i punti chiave per operare un cambio di paradigma in un ambiente complesso come quello della città catalana, di Charlotte Korsgaard, Direttore Tecnico e per l’Ambiente di Copenhagen, e di Drissi Abderrahmane, Sindaco di Ourzazate(Marocco).

Il programma ha previsto, nel corso della giornata, momenti appositi dedicati alla presentazione di diversi progetti europei (ognuno dei quali vede coinvolti uno o più partner genovesi e coinvolge la città con attività pilota) sul tema della Smart City, che si sono alternati ai contributi istituzionali sopra elencati:

  • Celsius: una smart grid per il riscaldamento e raffreddamento degli edifici cittadini che si basa sul recupero dell’enregia e sull’utilizzo del calore in eccesso prodotto ogni giorno dalle attività che nella città stessa vengono svolte.
  • R2Cities: un progetto per la realizzazione di strategie replicabili mirate alla riqualificazione di distretti urbani abitativi di grandi dimensioni, con lo scopo di muoversi verso il traguardo di una città a consumo energetico prossimo allo zero.
  • Illuminate: l’applicazione di SSL (Solid State Lighting, es: LED) in ambiti in cui la qualità della luce è fondamentale e l’utilizzo di tecnolgie alternative all’illuminazione tradizionale ancora problematico.
  • Marie: un set di strumenti che permettano ai paesi del bacino mediterraneo di sviluppare una politca comune di efficientamento energetico degli edifici, creando un contesto socio-economico favorevole e facendo leva su adeguate risorse tecniche e fianziarie.
  • Coopenergy: lo sviluppo di una rete collaborativa tra le diverse realtà locali impegnate nel passaggio da forme di energia tradizionali a fonti rinnovabili, con l’obiettivo di evitare le inefficienze che tendono a verificarsi in caso di isolamento (duplicazioni, spreco di risorse).
  • Primes: la creazione di un pool di conoscenza di base e di un progrmma di assistenza che permetta alle pubbliche amministrazioni di superare le barriere che ostacolano il Green Public Purchasing (GPP)
  • WeeenModels: un  sistema logistico ed un coordinamento centralizzato dei servizi di raccolta dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) che mira a raggiungere e superare gli obiettivi imposti dalla normativa europea.
  • Elih-Med: un progetto di identificazione e di sperimentazione sul campo, attraverso progetti pilota di grandi dimensioni, della fattibilità di soluzioni ad alta efficienza e di metodi di finanziamento innovativi per l’ottimizzazione energetica delle abitazioni a basso reddito dell’area mediterranea.
  • Electra: un’iniziativa per favorire la collaborazione tra l’Unione Europea e i paesi dell’Est confinanti per affrontare i problemi energetici, ambientali e di sviluppo sostenibile attraverso la ricerca, l’educazione e l’innovazione.
  • iCity: la creazione di nuovi servizi ed il miglioramento di quelli esistenti attraverso lo sviluppo di applicazioni che sfruttino gli opne data messi a disposizione dalle reti sensoristiche delle città.
  • i-locate: lo sviluppo di un sistema di localizzazione (per persone ed oggetti) senza soluzione di continuità tra interni ed esterni, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di una nuova serie di location-based services.

L’immagine in apertura è opera dell’illustratore olandese Bas Köhler, che ha ritratto “dal vivo” le varie fasi dell’evento, producendo una sorta di affresco che ben rappresenta l’intensa attività che ha pervaso la sala durante la giornata.

Per leggere la cronaca della seconda giornata clicca qui!

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mosaic smart week1

 

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